Una tematica essenziale per garantire comfort agli ospiti e per far quadrare i conti di un impresa è il sistema o tecnologia usata per riscaldamento degli spazi. Noi abbiamo fatto una scelta fortemente legata al contesto in cui siamo: la campagna e i campi.
LE BIOMASSE
Riscaldare con le biomasse: un ciclo naturale, senza spreco di risorse! I combustibili fossili, petrolio e gas, rilasciano nell’atmosfera enormi quantità di anidride carbonica, aumentando l’inquinamento e causando l’effetto serra. Il surriscaldamento climatico è da tempo un problema di portata globale. Contrariamente al petrolio e al gas, le biomasse sono neutre in termini di emissioni di anidride carbonica e prevengono l’effetto serra. Bruciare biomassa significa rispettare il ciclo della natura e funziona perfettamente perché durante la combustione sono emesse le stesse quantità di anidride carbonica che la pianta ha utilizzato, restituendo ossigeno attraverso la fotosintesi, per l’accrescimento. Inoltre le cosidette “specie seminate a perdere” che fanno parte dei metodi della biodinamica producono ossigeno ancora di più perché quella CO2 che sta nell’aria la assorbono e la fissano sul terreno fertilizzandolo. Da uno studio che abbiamo fatto insieme all’università politecnica delle Marche, abbiamo potuto misurare che le tecniche di biodinamica fissano carbonio a terra per un quantitativo pari a circa 45 tonnellate/ettaro/anno di CO2 che viene sottratta all’ambiente. Oltre il doppio del normale metodo agricolo. Ecco perché gli equilibri e le scelte delle tecnologie devono essere ponderate e valutate sotto parecchi punti di vista. Ovviamente di biomassa ne abbiamo in abbondanza. Basta fare la semplice manutenzione annuale dei boschi e le potature degli uliveti. Facendo queste attività manteniamo in salute la terra, dando il giusto ciclo di rinnovo alla natura ma otteniamo anche un discreto quantitativo di biomasse. Il cippato è un termine che deriva dall’inglese (chip), che significa “scaglia” viene prodotto, con macchine cippatrici, sminuzzando biomasse (legna, potature di piante, paglia, erba, stocchi di mais e girasole, ecc..) in scaglie di dimensioni variabili con lunghezza e spessore di pochi centimetri. Questa frammentazione ne permette lo stoccaggio nei silos e il caricamento automatico da parte della nostra caldaia. Essa ci fornisce energia sufficiente a riscaldare l’intera azienda agricola e agrituristica a Zero Emissioni. Usare le biomasse per il riscaldamento è economico nel breve tempo, evita l’inquinamento ambientale e trova giovamento nella qualità della vita di fattoria.
Secondo noi è una scelta intelligente, è una scelta rinnovabile!!!